Esce nel Gennaio del 2022 l’XI titolo della collana Il Leone Alato: I vivi. Un tremore di Andrea Donaera.
I vivi. Un tremore di Andrea Donaera è un poemetto sulla morte: i morti entrano di notte, prendono alle spalle, sono in ogni dove e hanno voce ferma e parole esatte: esistono quanto i vivi. Un’opera compatta tra gergo dialettale salentino e traduzione in italiano corrente, nella quale rifulge la Bellezza di chi si ostina a non ritenere le cose morte, morte. Un doppio passo, dell’amare e dell’aver amato, del qui e ora e dell’altrove, che sono un unico luogo perfetto. Non di certo un necrologio, bensì una celebrazione della vita, perché Donaera riconosce il livello sustanziale dell’esserci come un livello necessario all’Essere: esserci ed esserci stati hanno lo stesso peso e la stessa forma. In quest’opera Donaera anela a una condizione gnostica, laddove l’aver patito e considerato la vita significa riconoscere la luce, non come un miraggio, come un’ipotesi salvifica, ma come un fatto reale e tangibile quanto un tavolo o una sedia, come ciò che si sperimenta al fondo della coscienza. Come ciò che resiste al passaggio spietato del tempo.
Andrea Donaera (Maglie, 1989) vive e lavora a Gallipoli. Nel 2019, per l’editore NNE, ha pubblicato il romanzo Io sono la bestia (vincitore del premio Letteraria e del premio Giallo al Centro; menzione speciale al premio Segafredo-Zanetti, al premio POP e al premio Fondazione Megamark; finalista al premio Fiesole), tradotto in Francia nel 2020 per la casa editrice Cambourakis. Per lo stesso editore, nel 2021, ha pubblicato il romanzo Lei che non tocca mai terra. È autore di alcune raccolte poetiche: Il latte versato (Sigismundus, 2012), Certe cose, certe volte (Marco Saya, 2013), Occhi rossi (‘round midnight, 2015) e Una Madonna che mai appare (nel XIV Quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, 2019). Ha inoltre pubblicato il saggio Su una tovaglia lisa. Nell’inventario privato di Elio Pagliarani (L’Erudita, 2017; premio De Finibus Terrae nel 2018).
Ha collaborato con il Centro di ricerca PENS dell’Università del Salento e con il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Ha vinto alcuni premi di poesia, tra cui il Guido Gozzano, il Bologna in Lettere e l’Ossi di seppia. Suoi testi e interventi sono apparsi su siti e riviste, tra cui “Nuovi Argomenti”, “Poesia” di Crocetti, “Nazione Indiana”, “minima&moralia”, “Gradiva”, “Atelier” e “Il primo amore”. Scrive per il quotidiano Domani e per il sito Metalitalia.com. Dal 2020 cura il podcast “(n)Trame”, incentrato sui narratori italiani esordienti. Dal 2017 è il direttore artistico del festival letterario “Poié” di Gallipoli.