Si inaugura in primavera la collana I Labirinti Concentrici, dedicata alla critica letteraria e artistica ad ampio spettro, una critica esente da dazi cortesemente riverenti come da manierismi di costume, nel luogo da cui non è possibile uscire eppure lascia sempre intravedere scorci di fuga, un luogo non luogo, chiaramente borgesiano, che rimanda a stati di ricerca veritativi.
Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti. [J. L. Borges]