Anteprima editoriale – Incompiuta Bellezza di Cristina Trinci

Esce a Settembre il terzo titolo della collana La Sorgente di Satyria: Incompiuta Bellezza di Cristina Trinci.

Incompiuta Bellezza di Cristina Trinci è un romanzo crudele, in senso etimologico, che affonda nella carne sanguinante e restituisce identità a ciò che non si può umanamente descrivere, con una prosa priva di erranze, di leziosità, che non cede mai alla deriva sentimentalista pur lasciando spazio alla commozione. Firenze, 1968. Marisa, 19 anni, si innamora di un artigiano, Paolo. Invece di fare la rivoluzione, come aveva immaginato, si ritrova a fare un figlio, un incidente di percorso che le segna per sempre l’esistenza. L’amore per il piccolo stenta a partire, oscurato da rimpianti e sensi di colpa, risolvendosi in un rapporto conflittuale e violento che Marisa tenta di raccontare anche ai carabinieri, senza poi avere il coraggio di trasformarlo in una vera denuncia. Una narrazione che scava nel rapporto viscerale tra madre e figlio, descrivendo le aberrazioni della mente umana che trasformano l’amore nel suo doppio, nella quale i personaggi possiedono la neutralità dello stoico, che accetta in proporzione alle sue virtù o difetti il proprio stato e quindi il proprio fato. Se il male è in ciascuno di noi, se il male siamo noi, ogni tentativo di identificare un carnefice per farne capro espiatorio di una buona e falsa coscienza è fallimentare in partenza.  Incompiuta Bellezza è la voce del torto che si fa umana per raccontarsi.

Cristina Trinci (Empoli, 1979), laureata in Scienze della Comunicazione, dal 2007 lavora nelle amministrazioni comunali e dal 2017 è impegnata nella promozione alla lettura e nell’organizzazione di eventi e progetti culturali per la Biblioteca comunale di Montelupo Fiorentino. Si è occupata del complesso mediceo dell’Ambrogiana, nel territorio di Montelupo Fiorentino, curando insieme al regista Sirio Zabberoni il videodocumentario sulla storia della villa, dalle sue origini fino alla dismissione dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, avvenuta nel 2017 dopo 130 anni di funzione manicomiale criminale. Dal 1994 al 2004 ha seguito corsi di dizione e recitazione con la regista e attrice Maria Simona Peruzzi e con gli attori Marco Natalucci e Dimitri Frosali. Dal 2005 insieme alla cantautrice Chiara Riondino ha messo in scena reading teatrali dedicati al mondo della letteratura e della canzone d’autore. Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo, Quello che resta, per i tipi di Del Bucchia.

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