Anteprima Editoriale – The Uncanny Lens – La Lente Inquietante di Joel-Peter Witkin e Roger Ballen

A Marzo 2024 si inaugura la collana di arte e fotografia Del Cinghiale Bianco, diretta da Paolo Dolzan, con due autori di livello internazionale, considerati tra i massimi esponenti della fotografia: Joel-Peter Witkin e Roger Ballen.

 

The Uncanny LensLa Lente Inquietante è catalogo che accompagnerà l’esposizione di 60 opere fotografiche degli artisti Joel-Peter Witkin e Roger Ballen presentate al pubblico internazionale in esclusiva assoluta, con la curatela di Fortunato D’Amico e sotto la direzione artistica di Fulvio de Pellegrin e Paolo Dolzan. Le fotografie sono corredate dall’intervento di critici d’arte e filosofi: Sergio Fabio Berardini, Alessio Caliandro, Fortunato d’Amico, Fiorenzo Degasperi, Fulvio de Pellegrin, Paolo Dolzan, Sergio Poggianella, Mauro Zanchi, Michelangelo Zizzi.

La distanza tra Joel-Peter Witkin e Roger Ballen è forse solo una coordinata geografica che individua i luoghi del loro operare (Witkin in USA e Ballen in Sud Africa), dato che entrambi esprimono con l’arte gli aspetti più oscuri della condizione umana e questo progetto offre al pubblico l’eccezionale opportunità che dischiude un dialogo privato instaurato negli anni tra i due artisti.

Le opere selezionate dagli stessi autori accompagnano il pubblico in un viaggio di luoghi interiori dove le affinità operative e formali proiettano la fotografia oltre i confini della documentazione, per diventare un potente strumento di esplorazione psicologica, animica e sacrale.

 

Joel-Peter Witkin è nato nel 1939 a Brooklyn, New York. All’inizio della sua vita, l’artista fu testimone di un raccapricciante incidente d’auto in cui una bambina fu decapitata. Questo evento traumatico ha lasciato un segno indelebile nella psiche dell’artista e ha permeato tutti gli aspetti della sua visione creativa e della sua sensibilità per tutta la vita. Witkin ha fatto la sua prima fotografia quando aveva undici anni. Edward Steichen selezionò una delle fotografie di Witkin per la collezione permanente del Museum of Modern Art quando Joel aveva sedici anni. A ventun anni, Witkin si arruolò come fotografo nell’esercito degli Stati Uniti, dal 1961 al 1964. Ha conseguito un B.F.A. degree presso la Cooper Union, in Scultura. Ha ottenuto una borsa di studio in scrittura alla Columbia University. Nel 1975, Witkin si trasferì nel New Mexico. Ha conseguito un M.A. e un M.F.A. in Fotografia presso l’Università del New Mexico. Witkin crea quadri elaborati che presentano nani, ermafroditi, persone con capacità fisiche o deformità insolite, cadaveri mutilati e parti del corpo amputate dai morti, ottenute da scuole di medicina, manicomi e obitori. Le fotografie che ne risultano sono allo stesso tempo di una bellezza inquietante e grottesca, oltre a sfidare le nozioni consolidate di bellezza e normalità. Witkin ha tenuto oltre 150 mostre personali in musei e gallerie. Sul suo lavoro sono state pubblicate venticinque monografie. Ha ricevuto quattro National Endowments in Photography. Nel 1990 è stato nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere di Francia. Nel 1996 ha ricevuto una retrospettiva al Guggenheim Museum di New York. Nel 2000 è stato nominato Commendatore delle Arti e delle Lettere di Francia. Più di recente, nell’ottobre 2022, ha partecipato a una mostra collettiva intitolata Les Choses al Louvre di Parigi. Sul suo lavoro sono stati realizzati quattro documentari. Le opere di Witkin sono incluse in numerose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, tra cui il Museum of Modern Art (MoMA) di New York; il Museo d’Arte Moderna di San Francisco, California; la National Gallery of Art, Washington D.C.; Centre George Pompidou, Parigi; Victoria and Albert Museum (V&A), Londra; Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Getty Museum, Los Angeles; Stedelijk Museum, Amsterdam; il Metropolitan Museum of Art di New York, tra gli altri. L’artista vive attualmente ad Albuquerque, New Mexico.

 

Nato negli Stati Uniti e residente a Johannesburg, in Sudafrica, Roger Ballen è uno dei fotografi più importanti della sua generazione. Ha pubblicato oltre 25 libri e recentemente Thames and Hudson ha pubblicato il suo libro Ballenesque, Roger Ballen – A Retrospective, un libro importante delle sue opere raccolte. Le sue fotografie sono collezionate in alcuni dei più importanti musei del mondo.
La sua opera, che abbraccia cinque decenni, è iniziata con il campo della fotografia documentaria, ma si è evoluta nella creazione di distintivi regni romanzati che integrano anche i mezzi del film, dell’installazione, del teatro, della scultura, della pittura e del disegno. Ballen descrive le sue opere come “psicodrammi esistenziali” che toccano la mente subconscia ed evocano il ventre molle della condizione umana. Mirano a sfondare i pensieri e i sentimenti repressi coinvolgendolo nei temi del caos e dell’ordine, della follia o degli stati d’animo indisciplinati, del rapporto umano con il mondo animale, della vita e della morte, degli archetipi universali della psiche e delle esperienze di alterità. Attraverso il suo linguaggio visivo unico e complesso, e i suoi temi universali e profondi, l’artista ha dato un contributo duraturo al campo dell’arte. [https://www.rogerballen.com/] Ballen è stato anche il creatore di diversi cortometraggi acclamati ed esposti che si incastrano con la sua serie fotografica. Ballen è stato uno degli artisti che ha rappresentato il Sudafrica alla Biennale Arte di Venezia 2022. È anche fondatore e direttore esecutivo dell’Inside Out Centre for the Arts di Johannesburg, aperto al pubblico nel marzo 2023. Il Centro ha lo scopo di promuovere la consapevolezza delle questioni legate all’Africa attraverso mostre e programmi educativi. La sua prima mostra, intitolata End of the Game, esplora la decimazione della fauna selvatica in Africa sia attraverso i reperti storici che le fotografie e le installazioni di Ballen.

 

 

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