Esce a Ottobre 2024 il quindicesimo titolo della collana Il fiore del deserto: Via da questa arsura di Antonio Tammaro, con la prefazione di Isabella Bignozzi.
Via da questa arsura di Antonio Tammaro è poema intriso della sacralità della terra, un canto composto agli dèi del sangue, che ogni cosa conoscono del ciclo generativo, rafforzato da inserti di dialetto molisano che affermano la necessità di stare anche nella tradizione della lingua locale, affinché le radici non si perdano.
«È l’arsura dell’eccesso, la veemenza della carestia – scrive Isabella Bignozzi nella prefazione – che il poeta espone in questo lavoro crudo e proteiforme, nudo e barocco, la cui essenzialità si staglia via via durante la lettura come un rigore vertebrale sottilissimo: un’affranta, scabra serenata alla vita, una ballata d’arcaica magia. […] Simbolo di una dolente totalità, che incede logorando la percezione, stremando l’intenzione; inducendo, nel buio perfetto della resa, un’oscura devozione all’inconoscibile».
Antonio Tammaro (Campobasso, 1969), vive a Sepino. Ha pubblicato una guida cartacea sugli scavi archeologici di Saepinum dal titolo Alla scoperta della città dissepolta e diversi testi divulgativi sulla storia locale. È stato vincitore per due volte del premio letterario “Le streghe di Montecchio”, ottenendo la pubblicazione di due racconti con la casa editrice Fefè Editore. Inoltre, ha vinto diversi premi per poesia inedita, anche dialettale, e alcuni suoi testi sono presenti in antologie e riviste di poesia. È presidente dell’associazione culturale Officina creativa APS, attiva dal 2015, che promuove e realizza eventi nel panorama culturale, etnico e musicale molisano.
Via da questa arsura è la sua opera prima.